Dopo le mille emozioni della vittoria in rimonta contro Bologna, sulla strada della Dolomiti Energia Trentino (in campo domenica alle ore 12 al Taliercio) c'è subito la sfida ad un'altra "big" del campionato: anzi, la vera e propria regina della Serie A, visto che avrà per tutta la stagione con il tricolore cucito sul petto. L'Umana Reyer Venezia giocherà per la prima volta in casa dopo aver conquistato lo scudetto proprio a spese dei bianconeri sul parquet del PalaTrento in gara-6 delle scorse finali. Una sfida che, come emerge dalle parole in conferenza stampa di Lele Molin e capitan Forray, promette scintille a livello tecnico ma anche "mentale", visto che molti dei giocatori protagonisti in quella combattutissima serie sono ancora parte dei roster delle due squadre. 

TOTO FORRAY (Capitano DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "Di sicuro arrivando al Taliercio e assistendo alla celebrazione del loro Scudetto ci verrà da pensare che avremmo potuto essere al loro posto. Immagino che brucerà un po' a quelli di noi che c'erano a giugno, ma questo alla fine ci darà solo della carica e della motivazione in più. Che squadra troveremo? Venezia ha preso rinforzi di grandissima qualità per rimpiazzare i giocatori partiti: hanno guadagnato qualcosa con i nuovi innesti, mantenendo sempre le loro caratteristiche. Dal nostro punto di vista la società ha lavorato benissimo in estate, allestendo un roster di ottimo livello. Sono partite come queste che ci diranno un po' alla volta cosa potremo davvero fare in questa stagione. Di certo, anche se siamo ancora all'inizio, tutti stiamo lavorando per lo stesso obiettivo". 

LELE MOLIN (Assistant Coach DOLOMITI ENERGIA TRENTINO): "La partita contro Venezia non sarà una sfida come le altre per due ragioni: innanzitutto perché c'è uno storico di confronti tra questi due club, e poi perché affrontiamo i campioni d'Italia. Il fatto che poi la Reyer sia una delle squadre più avanti nella preparazione non fa che aggiungere un elemento in più alla difficoltà della gara. Questo sarà un test importante, che ci permetterà di capire a che punto siamo nel nostro processo di crescita: andare a Venezia pensando di giocare la rivincita della scorsa finale scudetto però sarebbe un grandissimo errore. Su cosa ci siamo soffermati in settimana? Abbiamo chiesto ai ragazzi di aumentare il tasso di aggressività, che è stato un po' il mantra dei primi giorni di lavoro settimanale"

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