“Le partite non durano 40’”: questa la proposta della Dolomiti Energia Trentino riservata agli studenti delle classi prime del Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo del “Rosmini” di Rovereto e del “Martini” di Mezzolombardo, scuole con cui da tempo collabora la società bianconera. Oltre 100 studenti delle due scuole sono stati alla BLM Group Arena, in due momenti diversi, il secondo dei quali proprio nella giornata odierna, per cercare di capire tutto il lavoro che sta dietro alle gare di campionato o di coppa. Le partite, infatti, per i protagonisti dello staff tecnico della Dolomiti Energia Trentino non durano solo 40’, ma durano una settimana intera, fatta di allenamenti, riunioni, confronti, partite viste e riviste davanti allo schermo. Gli studenti hanno avuto modo di incontrare innanzi tutto coach Buscaglia, che ha presentato a grandi linee il lavoro della settimana, mettendo in evidenza l’attenzione che si deve avere verso i dettagli di ogni singola situazione.

Ogni settimana va programmata con cura, insieme allo staff, cercando di ascoltare tutte le componenti, sia dello staff tecnico che medico, per poi arrivare ad una sintesi di cui è responsabile proprio il capo allenatore. Gli studenti hanno poi avuto la possibilità di incontrare gli assistant coach, che hanno presentato due diverse fasi del loro lavoro: Vincenzo Cavazzana ha spiegato agli studenti come vengono scoutizzate le squadre avversarie, mostrando i programmi video utilizzati per poter raccontare a Forray e compagni le informazioni essenziali sugli avversari; Davide Dusmet e Lele Molin hanno poi spiegato agli studenti come viene sviluppato il programma tecnico sul campo durante la settimana.

Da ultimo gli studenti sono stati presso la sala pesi della BLM Group Arena per incontrare il preparatore fisico della prima squadra, Christian Verona, e quello delle giovanili, Matteo Tovazzi, e capire da vicino il lavoro fisico che viene sviluppato con atleti professionisti. Ciascuna delle due visite è durata due ore, un tempo appena sufficiente per poter capire tutto il lavoro che sta dietro 40’ di gioco e spettacolo di serie A.

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