Dal Porto Rico con furore: il playmaker della Dolomiti Energia Trentino Gary Browne Ramirez con il suo Paese natale ha un legame strettissimo, che lo porta quasi ad offendersi se per sbaglio qualcuno dà per scontato che la sua provenienza siano gli Stati Uniti. Lui negli States ci è arrivato solo adolescente, inseguendo il sogno di diventare un giocatore di basket professionista. Ma il cuore è nella piccola e orgogliosa isola caraibica in cui la pallacanestro è una passione travolgente, quasi alla pari del baseball che da quelle parti è sport nazionale. 

"E' molto importante per me, Porto Rico è dove sono nato e da dove vengo. Lì ho le mie radici. Chi sono oggi lo devo anche a quello che ho fatto lì, lo devo alla mia famiglia e ai miei amici. Sono sempre stato ispirato dai grandi atleti e dalle celebrità della mia nazione di origine, sappiamo di essere una piccola isola nell'oceano, ma sogniamo in grande. Ora voglio provare ad essere un punto di riferimento per le giovane generazioni di Porto Rico, proprio come altri atleti lo sono stati per me crescendo: voglio aiutare ad aprire porte e crearsi opportunità, il segreto per andare lontano e fare grandi cose è lavorare duro e avere la giusta mentalità, nel basket e nella vita"



L'amore per il suo Porto Rico Gary ha avuto la chance di dimostrarlo anche difendendo i colori della sua nazionale in varie competizioni internazionali: l'ultima e la più prestigiosa è stata ai Mondiali 2019, quando GB ha vestito i panni dell'eroe nazionale segnando quasi sulla sirena il canestro della vittoria che ha lanciato Porto Rico alla seconda fase della rassegna iridata, una prima volta in assoluto nella storia del baloncesto degli isolani. 

"Il tiro decisivo contro la Tunisia? E' un canestro che mi è capitato di segnare anche con le squadre di club in cui ho militato, ma farlo con la maglia della nazionale lo ha reso un po' più speciale. Primo perché stavamo scrivendo una vera e propria pagina di storia per la nostra nazionale, e secondo perché sapevamo che a casa c'era tantissima gente sveglia a guardarci giocare fino alle 4 di notte in un giorno feriale. Ora viene il bello per noi, quello è stato un grande risultato che ci ha fatto entrare tra le migliori 16 squadre del mondo e ha alzato le aspettative: credo di potermi esprimere a livello ancora più alto in nazionale, e come squadra vogliamo confermarci tra i migliori a livello globale". 

A giugno il Porto Rico di Gary Browne sarà avversario dell'Italia di Sacchetti e Molin al preolimpico di Belgrado: occhio alla fame e al talento di GB e companeros! 


 

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